Dici “macchine sportive” e pensi “Ferrari”, vero? È inevitabile, succede a tutti. Non ci sono nel mondo macchine di lusso tanto conosciute e tanto amate come le mitiche rosse.
Per quanto riguarda gli italiani, lo confermano anche i numerosissimi sondaggi effettuati, come per esempio quello eseguito dall’osservatorio di Surveyeah, che ha preso in considerazione un campione di 3000 persone, di cui il 54% uomini e il 46% donne, a cui è stato chiesto quale fosse per loro la macchina più bella in circolazione nelle varie decadi del Novecento, dagli anni Quaranta a oggi. La risposta è stata unanime: la Ferrari.
Le macchine di lusso il cui simbolo è un “cavallino rampante” sono considerate delle vere e proprie icone di stile, eleganza e lusso e, ovviamente, di sportività. A proposito, lo sai perché è proprio un cavallino rampante il simbolo ufficiale della Ferrari? La storia è tanto semplice quanto affascinante ed è stato lo stesso fondatore della casa automobilistica - il mitico Enzo Ferrari - a raccontarla in una lettera, in cui scrive che «[...] il cavallino era dipinto sulla carlinga del caccia di Francesco Baracca, l’eroico aviatore caduto sul Montello, l'asso degli assi della prima guerra mondiale. Quando vinsi nel 1923 il primo circuito del Savio, che si correva a Ravenna, conobbi il conte Enrico Baracca padre dell’eroe; da quell'incontro nacque il successivo con la madre, Contessa Paolina. Fu essa a dirmi, un giorno: Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porterà fortuna». Non c’è alcun dubbio che la Contessa Paolina si sia rivelata una perfetta Cassandra, la sacerdotessa della mitologia greca dotata del dono della preveggenza!
La casa automobilistica è stata fondata da Enzo Ferrari nel 1947 a Maranello (Modena) ed è proprio nelle due città che ti conduciamo oggi. Anzi, a farlo sarà la tua auto del cuore preferita: noleggia da Italian Luxury Car Hire una Ferrari F8, o una Ferrari GTC4 o, ancora, una Ferrari 488 spider e dirigiti senza indugio lì dove il sogno ha avuto inizio!
Nel cuore dell’Emilia Romagna, ancora fuori dalle rotte turistiche più frequentate, si trova un gioiello ricco di un patrimonio artistico e culturale di tutto rispetto: la città di Modena.
Bella, dinamica, con una cucina regionale che non teme confronti, Modena ha una storia dalle radici profonde, che affondano nel VI secolo a.C. con la creazione di una città da parte degli Etruschi, benché i primi insediamenti risalgano addirittura alla preistoria.
Visitare Modena significa fare un tuffo nella Storia e per tale ragione abbiamo pensato di farti conoscere meglio quello che è un vero fiore all’occhiello dell’economia italiana, un’antica sede universitaria e vescovile, nonché la “capitale mondiale della piastrella”:
Ecco allora il nostro elenco di 10 luoghi di Modena da vedere (e da guardare con attenzione):
Non ti sveliamo altro, per non rovinarti la sorpresa: ci limitiamo a dirti che una parte di questi luoghi da vedere a Modena nel suo centro storico - e precisamente la Cattedrale, la Torre della Ghirlandina e l’intera Piazza Grande - è stata inserita nel 1997 nell’elenco dei siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Dopo Modena, visitare il Comune di Maranello è d’obbligo soprattutto per gli appassionati delle rosse, ma non solo, perché questa cittadina di poco più di 17.000 abitanti ha molto da offrire dal punto di vista turistico e culturale: meritano una visita la Chiesa di San Biagio, la Galleria del Vento progettata da Renzo Piano - è qui che vengono testate le Ferrari, su un tappeto mobile sincronizzato con la velocità del vento; i collaudi dal vero si effettuano invece nel vicino circuito di Fiorano - il Monumento al Cavallino Rampante - una scultura donata nel 2003 al Comune di Maranello dallo scultore di origine albanese Helidon Xhixha - il Castello e la Biblioteca Mabic.
Non c’è dubbio, però, che la principale attrazione della città sia il Museo Ferrari Maranello, uno tra i più importanti nel mondo, che ogni anno accoglie quasi 350.000 visitatori. La superficie complessiva è di 2.500 mq dove sono esposti non solo esemplari di vetture Ferrari da strada e da competizione, ma anche premi, fotografie e altri oggetti relativi alla storia dell’automobilismo italiano. Non aggiungiamo volutamente altri dettagli, perché - come sosteneva il Drake di Maranello, uno degli epiteti con cui era chiamato Enzo Ferrari - «non si può descrivere la passione, la si può solo vivere».
Per tutte le informazioni utili - orari, prezzo dei biglietti d’ingresso ecc. - ti invitiamo a consultare il sito ufficiale del Museo Enzo Ferrari Maranello, cliccando qui.
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